Durante un giovedì mattina di qualche anno fa, mentre andavo al lavoro in macchina, stavo ascoltando distrattamente un CD di Jovanotti in sottofondo. A un certo punto mi sono resa conto di un’energia che mi stava attraversando: l’energia delle sue canzoni degli anni ’90. Mi sono fatta contagiare dalla sua simpatia, così mi sono accorta che il suo entusiasmo si stava scontrando con la mia mancanza di gioia.
L’idea di vivere costretti in ruoli che non ci vanno giù è deprimente, ma soprattutto ci rende ciechi alla bellezza. Mi sono spesso ritrovata a pensare che gli altri fossero troppo freddi, troppo indifferenti, troppo irrispettosi, così mi sentivo semplicemente impotente, come se la mia pace dipendesse solo da circostanze esterne.
Così ho iniziato a riflettere a quanto sia bello sentirsi bene nella propria pelle, vivere il presente senza volerne fuggire.
Alcuni periodi possono davvero metterci a dura prova, perciò occorre dare molta importanza a ciò in cui crediamo per diventare più ottimisti.
Come cantava Niccolò Fabi:
“Mi basterebbe essere padre
di una buona idea”.
Non si può vivere pienamente se ci dimentichiamo dei nostri valori.
Il fatto è che per far spazio a questi ultimi, occorre dire di no a tutto il resto, a tutto ciò che invece di arricchirci, ci sfinisce.
Ecco 3 consigli che il mio naturopata mi ha dato per imparare a focalizzarmi sul positivo ed essere più ottimista, anche in momenti difficili. A proposito, se siete interessati al mondo della naturopatia, potete visitate il suo sito: https://www.cure-naturali.it/operatori/alessandro-greco.html
Affermazioni positive
Scegliere due affermazioni che rafforzino il nostro carattere, scriverle su un foglio e attaccarle nei posti in cui le possiamo vedere spesso (nel portafogli, sull’armadio, sulla scrivania, ecc.). Ripetere ogni frase per tre volte tutte le mattine fino a quando non ci sentiremo meglio.
Nel blog di EfficaceMente, che seguo da anni, potete trovare tanti esempi di affermazioni positive: https://www.efficacemente.com/crescita-personale/affermazioni-positive/
Elencare le buone azioni della giornata
Comprare un quadernino e annotare tutte le sere le azioni che si è fatto per se stessi o per gli altri (ad esempio: “Ho letto un bel libro; ho camminato nella natura; ho mangiato una macedonia invece della torta; ho guardato un film interessante”…). Questo ci farà sentire grati, ci ricorderà che anche nelle giornate più banali, troveremo sempre il tempo per volerci bene.
Respirare in modo profondo
Prima di mangiare, o prima di un momento particolare, fare tre respiri in questo modo: inspirare per tre secondi gonfiando dolcemente la pancia; trattenere il respiro per qualche secondo; espirare dolcemente per sei secondi.
Io faccio questo esercizio prima di mangiare tutte le volte che mi sento frustrata, arrabbiata o triste, perché è importante non solo ciò che mangiamo, ma anche lo stato d’animo con cui lo facciamo: se mangio della verdura mentre mi sento agitata, non sto mangiando solo la verdura, sto mangiando anche l’agitazione. La respirazione addominale serve infatti per tornare nel presente, svuotando la mente.
Se vuoi saperne di più sull’ importanza del respiro, leggi la mia recensione del libro Come diventare un Buddha in cinque settimane
La gratitudine
Aggiungerei il mio personale consiglio: cercate di essere grati per ciò che avete. In alcuni momenti non lo sarete, ma in generale cercate di pensare a tutto ciò che vi fa star bene.
Alcuni esempi di gratitudine presi dalla mia vita:
- il sole che mi accarezza quando esco di casa il mattino o quando esco dall’ufficio in un pomeriggio di primavera;
- una tazza di tè caldo con cui mi coccolo in una giornata fredda;
- il mio computer con cui posso scrivere, fare ricerche e ascoltare musica;
- pensare ai valori che mi fanno sentire viva;
- i libri che leggo e che mi emozionano…
Il mondo perfetto e candido non esiste, ci sono luci e ombre, ci sono cose che non vorremmo fare ma che le circostanze ci obbligano a fare. Tuttavia possiamo cercare di far pendere il piatto della bilancia dalla parte del positivo.
Chiara
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