Mi sono spesso chiesta, in passato, se la pornografia potesse diventare dannosa per le relazioni amorose o per chi ne fruisce. Ecco, io credo che non si possa parlare di dannosità a prescindere, senza contestualizzarne l’utilizzo.
Di per sé, la pornografia rappresenta la possibilità di stimolare le nostre fantasie sessuali. Se ritengo che sia fondamentale usufruire del porno per prendersi cura del proprio piacere in solitudine? Beh, credo che questo non sia l’unico modo possibile, ma sicuramente è quello piu’ veloce e semplice.
Le cause che portano a utilizzare spesso la pornografia.
Centinaia di milioni di visualizzazioni al giorno non sono poche. In una società come la nostra, in cui siamo abituati a soddisfare il prima possibile i nostri impulsi, la pornografia offre davvero una grande tentazione. É disponibile gratuitamente con pochi click, facilmente accessibile ad ogni orario e perciò invitante: si offre nei momenti di noia e quando ricerchiamo uno stimolo per riempire il vuoto, in momenti in cui abbiamo semplicemente voglia di prenderci cura di noi, oppure quando sentiamo il bisogno di lasciare andare la tensione dopo una giornata particolarmente impegnativa. Lei è lì, disponibile, ci offre tutto e subito. Tuttavia, credo che nella pornografia siano nascosti dei potenziali pericoli. Ecco perché si può fruirne, ma occorre farlo con consapevolezza:
1. Il pericolo della dipendenza.
Essendo disponibile ogni volta che ne sentiamo l’impulso, c’è il pericolo che il suo utilizzo diventi un’abitudine costante, e che l’abitudine costante diventi una qualche forma di dipendenza, portandoci magari a dare meno spazio a quelle azioni creative e costruttive che rendono la vita preziosa e piena di piaceri semplici. Non è assolutamente detto che accada, però un utilizzo inconsapevole dettato dall’ansia di provare piacere immediato può portare anche a questo (così come ad altre dipendenze).
2. Il pericolo della distorsione della sessualità.
Siamo tutti consapevoli del fatto che la sessualità rappresentata nella pornografia mostri delle fantasie e che si tratti comunque di recitazione, di attori che fanno parte di una ricca industria e che svolgono il proprio lavoro secondo delle direttive (dalle quali viene influenzato anche il porno amatoriale). In molti casi, la pornografia può contribuire a plasmare e influenzare – anche inconsciamente – le nostre preferenze, portandoci a sminuire la sessualità reale e preferendo quella virtuale, pornografica, a scapito delle nostre relazioni. Ci tengo a precisare, inoltre, che mi sto riferendo alla pornografia creata da adulti consenzienti, il che esclude chiaramente tutto ciò che riguarda l’abuso di minori e animali.
Per concludere, aggiungerei che la considero come una catena di fast food: non penso che la pornografia sia di per sé sana, ma credo che la vita a volte abbia anche bisogno di fantasie sessuali, di momenti in cui si dà sfogo alla nostra parte piu’ istintiva. Sicuramente è possibile fantasticare senza ricorrervi, ma l’ industria del porno riesce a soddisfare in pochissimo tempo ogni tipo di fantasia, spesso rappresentando rapporti sessuali slegati dalla dimensione erotica (e, diciamocelo, piuttosto squallidi e ripetitivi). Si tratta di un’ idea di sesso come pura performance e, cosa non trascurabile, presentato spesso da un punto di vista maschile.
Voi cosa ne pensate in generale, al di là del vostro personale approccio alla pornografia?
Chiara
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