Decluttering vs. Ecologia

Decluttering vs. Ecologia

Nel momento in cui ho deciso di fare un cambiamento importante
nella mia vita e di rinunciare a tutti quegli oggetti che mi toglievano spazio,
ho dovuto affrontare un conflitto con uno dei miei valori,
quello della sostenibilità ambientale.

Decluttering

Alcune persone che conosco, al momento di sbarazzarsi dei loro
oggetti inutili, li hanno semplicemente buttati via, senza neanche tentare
di dargli una nuova vita, senza provare a donarli a persone a cui sarebbero
potuti servire.

In un certo senso, agire in questo modo è molto piu’ semplice, perché
ci permette in poco tempo di fare spazio, senza dover attendere che qualcuno
sia interessato a ciò che noi non vogliamo piu’.

Ecologia e spreco

Mi sono ritrovata intrappolata in questa specie di ‘limbo’, in cui
avrei voluto fare spazio e allo stesso tempo donare gli oggetti che a me non
servivano.

Inizialmente questo proposito non si è rivelato così semplice da
attuare: a chi sarebbero potuti servire vecchi orsacchiotti, bambole, giocattoli,
riviste di cucina e vecchie macchine fotografiche? Ho provato a chiamare un’
associazione di beneficenza, ma mi è stato risposto che ne avevano già troppi;
ho provato a regalarli sul gruppo facebook “Te lo regalo se te lo vieni a prendere”
ed i primi giorni sembrava che non interessassero a nessuno.

Cosa avrei dovuto fare se a nessuno fossero interessate queste cianfrusaglie?

Avrei dovuto tenerle chiuse in un angolo della casa, oppure avrei dovuto prediligere
la mia voglia di liberare spazio il prima possibile?

Fortunatamente, dopo qualche giorno la situazione si è come sbloccata e molte persone si sono dimostrate interessate, così dopo il lavoro ho preso degli appuntamenti con loro e pian piano ho coronato il mio sogno: liberare spazio ed evitare allo stesso tempo di sprecare.

Non so che fine faranno i miei oggetti; alcuni erano giocattoli a cui ero affezionata,
ma che ero tuttavia pronta a lasciare andare.

Non abbiamo il controllo totale sui nostri obiettivi

Mi sono resa conto che non è possibile controllare neanche le azioni fatte a fin di bene.

Se ad esempio regalo alcuni sacchi pieni di vestiti, non è escluso che la persona che li riceve ne butti via una buona parte dopo aver selezionato quelli di suo gradimento.

Se evito di buttare via i rifiuti in un giardino, non è purtroppo escluso, ahimé, che qualcun altro getti dei rifiuti proprio dove io ho pulito.

Cerco di ridurre la quantità di imballaggi che compro, ma purtroppo dovrò fare i conti anche
con le aziende alimentari, la maggior parte delle quali non ha come priorità la sostenibilità ambientale.

Lo ammetto, a volte mi sembra che le mie azioni siano come una piccola goccia in un oceano
immenso, fatica sprecata, che non cambierà niente. Eppure queste azioni mi fanno
stare bene, contribuiscono a dare un senso alla mia vita.

Allo stesso tempo è dura anche accettare di non essere perfetti, di scegliere di utilizzare
la macchina per ragioni di comodità, ad esempio.

Gli ideali si scontrano a volte con la realtà

Idealmente, mi piacerebbe utilizzare la bicicletta per andare al lavoro, peccato che lavori a quaranta minuti di macchina da casa mia;

se utilizzassi il treno, dovrei abituarmi a tornare a casa almeno un’ora dopo e a partire di
casa almeno un’ora prima, ma in teoria potrei scegliere di farlo.
Il mio idealismo mi spinge a farlo, ma il mio senso pratico ovviamente mi suggerisce di no.

Ed ecco qui spiegato il mio conflitto.

Vorrei quindi dare un paio di consigli a tutti quelli che, come me, lo stanno affrontando chiedendosi se sia possibile conciliare il declutterig con la sostenibilità.

Siate gentili con voi stessi

Meglio continuare a fare azioni imperfette costanti, piuttosto che rimanere ingessati in un conflitto tra idealismo e comodità. Si può sempre trovare un compromesso, basta avere un po’ di pazienza e non ossessionarsi col risultato: il decluttering è un processo che è bene compiere in varie fasi pianificate (ad esempio potete scegliere ogni fine settimana di occuparvi di un diverso angolo della vostra stanza, come gli scaffali dei libri, gli scaffali dei peluches, l’armadio, il cassetto della scrivania, il cassetto del comodino e così via. Non affannatevi, godetevi il processo!).

Create una zona di transizione per tutti gli oggetti che siete indecisi se tenere oppure no

Metteteli in scatoloni con una data di scadenza, al termine della quale, se non vi saranno mai serviti, li darete via.

Tante idee

Ci sono tanti suggerimenti per fare spazio e allo stesso tempo non inquinare.

Ecco alcuni suggerimenti:

Blog di Lucia Cuffaro

Blog Spazio Grigio

Libro “Feng Shui e Space Clearing”

E voi che ne pensate? Avete esperienze e consigli da condividere?
Scrivetemeli nei commenti!

Chiara

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